Punture tafano: cosa fare, quali sono i rischi e rimedi

Punture tafano: cosa fare, quali sono i rischi e rimedi

I tafani hanno l’aspetto di grossi mosconi con lunghe ali disposte lungo il corpo affusolato. Si tratta di insetti facenti parte dei Tabanidi. Questa famiglia comprende più di 4000 specie diverse diffuse in tutto il pianeta. Il loro nome in inglese è “horse fly” ovvero “mosche cavalline” poiché attaccano in gran numero questi animali per poterne succhiare il sangue.

I tafani femmina infatti, si nutrono di sangue animale per poter sviluppare le loro uova, mentre i soggetti maschi succhiano semplicemente il nettare dei fiori. Le specie femminili possono essere particolarmente pericolose quando, attraverso la loro puntura, ben più dolorosa di quella di una zanzara, trasmettono diversi batteri che in alcuni paesi portano a malattie anche gravi.
La puntura del tafano è piuttosto violenta, poiché lacera letteralmente la pelle per poter far sgorgare il sangue di cui si nutre. A differenza della zanzara, che da un effetto pruriginoso, il tafano punge e crea piccoli ponfi che guariscono spontaneamente nell’arco di qualche giorno.

Rischi delle punture

Anche se in Italia i tafani non sono pericolosi quanto all’estero, c’è da dire che possono causare disturbi pesanti nei soggetti più sensibili. Possono infatti causare allergie vere e proprie, orticaria, lividi, difficoltà respiratorie e vertigini. Tuttavia questi sintomi sono molto rari. Il vero problema invece potrebbe essere causato dall’infezione della parte punta, o dalla trasmissione di parassiti ospitati dall’insetto.
Se vi recate in un viaggio in Africa, il pericolo potrebbe essere molto più elevato, come nel caso della trasmissione di Loa Loa, parassiti che si insinuano nel tessuto sottocutaneo una volta che il tafano ha punto la preda. In pratica le larve si intrufolano sotto la pelle e continuano il loro stadio evolutivo infettando grandi parti di tessuto connettivo. Nella maggior parte dei casi la Loa Loa risulta fortunatamente benigna.
Un altro parassita è quello della Francisella tularensis, che infiamma la cute giungendo fino ai linfonodi (questa malattia ematica è la stessa causata dalle punture di pulci e zecche).
Infine il Bacillus anthracis, il più pericoloso in assoluto, perché può compromettere i polmoni (si può contrarre da animali infetti ma non si trasmette da uomo a uomo).

Rimedi per le punture

Innanzitutto la prima cosa da fare è quella di evitare di essere punti. Sarebbe bene non sostare a lungo in stalle e maneggi, ma, se la situazione non ce lo permette, dobbiamo per forza premunirci di repellenti per insetti. In farmacia ne esistono alcuni sufficientemente efficaci anche contro i tafani. E’ sconsigliato acquistare i semplici spray antizanzare, sarebbe meglio invece procurasi qualcosa che sia adatto anche agli insetti tropicali. Se veniamo punti, per lenire la zona può essere molto utile applicare subito del ghiaccio per sfiammare. Sempre in farmacia esistono delle pomate apposite per aiutare la ferita a guarire (di solito guarisce spontaneamente senza cure). Nel caso in cui la puntura tenda a peggiorare invece, è assolutamente obbligatorio recarsi dal proprio medico o in pronto soccorso, in cui, nel caso di sovrainfezione, verranno somministrati degli antibiotici.

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