Medicazione a piatto: ecco quali sono i passaggi e quando ricorrervi

Medicazione a piatto: ecco quali sono i passaggi e quando ricorrervi

Quando si parla di medicazione a piatto si fa riferimento ad una medicazione semplice. Ma quando si ricorre ad essa? Quali sono i passaggi e i materiali giusti da usare?

Strumenti e passaggi della medicazione

Questa medicazione consiste nell’applicare un semplice cerotto sulla ferita, ma oltre ad esso un infermiere o il medico che la fanno devono usare: guanti sterili, bacinelle per gli strumenti, bende o garze (da usare al posto del cerotto a seconda della ferita), la retina se necessaria ed altri materiali specifici a seconda della lesione.

I passaggi di questo medicamento sono, essenzialmente: tre:

  • la rimozione del cerotto precedente, o di qualche altro tessuto da medicazione, sempre a seconda dei casi, e ciò deve essere fatto con mani pulite, guanti sterili o pinzette;
  • la disinfezione, con garze imbevuto dell’apposito disinfettante e, se necessario, una crema topica;
  • il posizionamento di una nuova medicazione, che richiede sempre una particolare attenzione e deve essere fatta con medicamenti che permettono alla ferita di “non respirare”. A seconda della grandezza della ferita, è possibile usare delle forbici per ritagliare il cerotto.

A cosa serve questa medicazione

Anche il medicamento più semplice è necessario per evitare che una ferita o lesione, per quanto piccola, possa fare infezione. Quella semplice, generalmente, è per le lesioni di pressione, sia di primo che secondo grado, lesioni cutanee superficiali, come abrasioni o escoriazioni, micosi, eritemi, flebiti venose e ferite chirurgiche.

Oltre a evitare che la ferita si infetti, questa medicazione permette di evitare ulteriori dolori, proteggere dal contatto con gli indumenti e guarire presto la ferita, tenendola asciutta e così facendo scongiurando la crescita dei batteri. Generalmente, il cambio di fasciatura si esegue ogni tre o quattro giorni, ma dipende sempre dall’entità della lesione.

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