Chi segue programmi di cucina sa che le marmellata non sono solo a base di frutta e quindi ottime per lo più per i dolci o i formaggi, e tra quelle più “insolite” c’è anche quella al peperoncino. Ma come si può preparate questa confettura? Come si può gustare?
La ricetta
Per fare una marmellata di peperoncini è necessario lavare asciugare e tagliarne e pezzetti due etti, togliendo, il picciolo, i filimenti bianchi e i semi, e lo stesso si fa con otto etti di peperoni rossi. Si mettono poi, sia peperoni che peperoncini in una pentola capiente con mezzo chilo di zucchero, 50 millilitri di vino rosso e un pizzico di sale.
Si lascia cuocere il tutto a fuoco basso e si copre la pentola con un coperchio, per circa un’ora. Nel frattempo si possono lavare e sterilizzare i barattoli in cui andrà versata. Dopo aver spento il fuoco, si potrà passare il composto nel passaverdure, togliendo anche le bucce. A questo punto si dovrebbe ottenere un composto omogeneo, che andrà nuovamente cotto a fuoco basso per un’altra mezz’ora, eliminando eventualmente la patina che va a formarsi e finché la marmellata non diventerà densa.
Per verificare se la confettura e pronta si potrà fare la prova del piattino, versando un poco del composto su quest’ultimo: se rimane compatto, la marmellata è pronta e si potrà versare nei barattori sterilizzati, assicurandosi di chiudere bene il tappo. Essa si potrà consumare dopo due o tre settimane e, se chiusa bene, si conserva per due o tre mesi.
A cosa abbinarla
Questa particolare confettura, oltre ad essere spalmata sul pane e servita come crostino, o su delle tartine, si può abbinare a formaggi molli o cremosi, come la ricotta o la robiola, ma anche con formaggi stagionati. Si spose bene pure con carni brasate oppure bollite, ma chi vuole può usarla anche per condire la pasta, magari versandone un po’ in una salsa al pomodoro e c’è chi l’ha provata anche con il pesto alla genovese.
C’è da aggiungere che il peperoncino ha numerose proprietà benefiche, e quindi si può inserire, seppur moderatamente, nella propria dieta. Esso, infatti, può accelerare il metabolismo (e quindi è un buon ingrediente dimagrante), migliorare l’apporto di ossigeno nel sangue e la circolazione, aiutare a digerire, ridurre la glicemia, prevenire la pressione alta, contrastare la cellulite e i cuscinetti di grasso, alleviare alcuni dolori, fungere da antistaminico e da analgesico (grazie alla presenza di capsaicina, che gli conferisce il sapore piccante), ed è ben noto per essere un buon afrodisiaco.