Macugnaga: dove si trova? Perché visitarlo?

Macugnaga: dove si trova? Perché visitarlo?

Macugnaga è un comune sparso di 531 abitanti in provincia del Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte), e a metà del Duecento fu il primo insediamento di colono elvetici. Ma cosa c’è da fare e da vedere in questo comune? Quali piatti vi si possono provare?

Cosa fare e vedere

In un comune come questo, ai piedi del Monte Rosa, le principali attività sono sicuramente l’alpinismo ed il trekking, con sentieri di tutte le difficoltà. Ci sono, poi, degli itinerari che si possono percorrere in bicicletta, ma si può fare anche il parapendio. In inverno, si può praticare anche lo sci, nei complessi del Belvedere e del Monte Moro. In quest’ultimo, vi è anche uno snow-park.

Non mancano nemmeno dei luoghi d’interesse da visitare, come:

  • il Dorf, nucleo antico del paese, con il piccolo villaggio, la Chiesa Vecchia risalente al Trecento ed il Vecchio Tiglio, un albero monumentale di oltre settecento anni, simbolo della comunità;
  • il borgo, con le sue varie sfaccettature, naturali ed architettoniche;
  • chiese e cappellette, come la Parrocchiale;
  • il Museo Alts Walserhuus van zer Burfuggu, a Borca, che illustra lo spirito della comunità Walser, che si insediò in questa zona, con i suoi usi, costumi e piatti tipici;
  • il Museo della Montagna, in via ai Prati a Staffa, che raccoglie documenti inerenti alle vicende legate alle scalate del Monte Rosa;
  • la Miniera d’oro della Guia, aperta nel Seicento, attualmente è aperta ai turisti, e nelle sue gallerie vi è un museo che illustra la storia della miniera, delle persone che vi hanno lavorato e le tecniche usate per l’estrazione e la purificazione dell’oro.

Cosa mangiare

Non si possono, in comuni come questo, non provare i piatti tipici della zona, a cominciare dalla polenta, che può essere condita in diverse maniere. Ci sono, poi, gli strozzapreti, pappardelle, gnocchi di patate o di zucca, cervo, capriolo, stinco di maiale, formaggi e salumi ossolano, oppure la pasta alla macugnaghese, con pancetta, toma e patate.

Ci sono, poi, piatti tipici della cucina walser, come le note miacce, di origine medievale, delle sottili piadine farcite con speck, formaggio o prosciutto, oppure con marmellata. Esse sono, solitamente, cotte con un ferro formato da due piastre rettangolari, sui cui si versa la pastella. Di questa cucina, poi, ci sono il brodo di cipolla e burro (o grasso animale), la polenta accompagnata a formaggi, verdure e uova.

Vista la vicinanza con la pianura, non possono mancare anche risotti, in particolare quelli con le verze, le castagne o le verdure, per non parlare della paniscia, un risotto morbido cotto nel latte e condito con burro, da consumare con il pane.

Tra i dolci, invece, vi è la fioca con i kruschli, ovvero una crema a cui si uniscono panna ed albumi montati, accompagnata con frittelle locali, ovvero i kruschli, e guarnita con biscotti.

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