Il bruciore di stomaco può essere sintomo di altri problemi, soprattutto se accompagnato da altri sintomi, come nausea, tosse o problemi respiratori. Ma quali possono essere le sue cause? E’ possibile contrastarlo con rimedi naturali?
Le cause
La causa più comune del bruciore di stomaco è il reflusso gastroesofageo, che a sua volta può avere diversi origini, come uno scorretto funzionamento della peristalsi, ernie, una dieta scorretta, la gravidanza e l’ansia e lo stress. Oltre al bruciore di stomaco, tra i sintomi di questo problema non mancano nemmeno asma, tosse cronica, laringiti, acidità in gola e rigurgiti.
Tra le altre possibili cause di questo problema, poi, ci possono essere altre patologie, come la gastrite, l’ernia iatale, l’infarto miocardico, i tumori allo stomaco, le ulcere o intolleranze alimentari. Non si possono nemmeno escludere anche il fumo e lo stress, nonché l’uso prolungato di farmaci, che può essere la causa di alcune carenze alimentari.
I rimedi naturali
La terapia da adottare per questi problemi varia a seconda delle cause, ma se sono delle abitudini scorrette e/o una cattiva alimentazione all’origine dei bruciori, si può provare non solo cambiando la propria dieta e stile di vita (fare ginnastica, evitare il fumo, etc), ma anche provare con integratori naturali.
In particolare, questi integratori dovrebbero includere determinate sostanze, come:
- la carnitina, dall’azione antiossidante, e a seconda dei dosaggi può proteggere la mucosa gastrica e ridurre così il rischio d’insorgenza dell’ulcera. Da alcuni studi, poi, risulta che possa prevenire anche danni dovuti a farmaci antinfiammatori. Essa si trova soprattutto in alimenti di origine animale, come la carne, le frattaglie, i prodotti della pesca, il latte e i suoi derivati, ed in pochi vegetali;
- la vitamina C, che non poteva certo mancare vista la sua azione antibatterica e, come molti sapranno, è in grado di alzare le difese immunitarie e mantiene sane le cellule, proteggendole dai radicali liberi. Si può trovare in vari alimenti, a cominciare dalla frutta (gli agrumi ne sono particolarmente ricchi), ma nelle erboristerie e farmaci è disponibile sotto forma di vari integratori, dalle compresse alle polveri;
- l’astaxantina, uno degli antiossidanti più forti conosciuti oggi, anche se non tutti l’avranno sentito nominare, è un carotenoide, presente in particolare nelle alghe, ed anch’essa può ridurre i danni provocati dall’uso di FANS;
- la melatonina, ormone presenta nella ghiandola pineale e che ha la funzione di regolare il ciclo di sonno-veglia, risulta anche utile per trattare i problemi di infiammazione allo stomaco e all’esofago;
- la vitamina E, non meno importante della vitamina C, visto le sue proprietà antiossidanti, si trova in vari cibi di origine vegetale, come le mandorle, le nocciole, i semi di girasole, la cicoria, le more, le castagne, l’avocado, le olive, e anche nei gamberetti.