Chi ha oggetti di vario genere può sempre rivenderli, sia online, tramite siti o app, oppure presso dei mercatini dell’usato veri e propri. Ma come si partecipa a questi ultimi? Quanto sono vantaggiosi?
Come funzionano
Quando si ha in casa oggetti dai libri ai mobili, si desidera rivenderli, se sono ancora in buone condizioni e, o si apre un account su dei siti di e-commerce (come ebay) o delle app, oppure si pensa al mercatino dell’usato. In questi ultimi, ogni venditore può avere uno spazio di vendita, e di persona chi compra può valutarne lo stato, a differenza che su una foto online. E’ ovvio che gli oggetti devono essere integri.
I vantaggi, in questo caso, riguardano soprattutto i compratori, che possono trovare oggetti di vario tipo, beneficiando di prezzi bassi, in particolare per quanto riguarda gli arredi. Ma qual è il vantaggio per i venditori? Ovviamente, dipende da ciò che si vende. Un commesso o commessa di un mercatino dell’usato, in media, può guadagnare circa 1500 euro al mese.
Per aprire un mercatino dell’usato, è necessario richiedere una Partita IVA all’Agenzia delle Entrate, presentare una comunicazione alla Camera di Commercio e richiedere un permesso per affissione di un’insegna esterna. Se si vuole allestire una bancarella, invece, la partita IVA non è necessaria, ma bisogna comunque seguire le indicazioni del Comune o della zona in cui si vuole tenere.
Dove trovarli
Sono numerosi i mercatini dell’usato in Italia, dove si può vendere e trovare di tutto, e tra i più noti si possono citare:
- East Market, di Milano, in cui trovare oggetti per hobby, che si possono anche scambiare;
- Balon del Sabato, a Torino, che come suggerisce il suo stesso nome si svolge ogni sabato (oltre ogni seconda domenica del mese) ed include oggetti di antiquariato, artigianato, collezionismo, etc;
- Mercato N°1 dell’usato, a Venezia, attivo dal 1998, situato a Mestre, che mira a recuperare tutto ciò che riutilizzabile;
- Mercato della Montagnola, di Bologna, amato dagli abitanti della città;
- Mercatino di San Lorenzo, uno dei più storici di Firenze, che va da via Nazionale fino ad Duomo, e vi si può trovare di tutto, dall’abbigliamento ai souvenir;
- Mercato Antiquario di Lucca, nato nel 1970, che oggi arriva fino a 220 espositori;
- Mercato di Porta Portese, uno dei più noti di Roma, dove si trova di tutto, e si tiene ogni domenica dal 1945;
- Mercato di Resina, ad Ercolano, che si svolge ogni giorno ed anch’esso è un mercato storico, nato nel 1944;
- Mercato delle pulci di Palermo, situato vicino alla Cattedrale.
Durante la pandemia dovuta al Covid, l’attività di questi mercatini ha subito un rallentamento, ed anche dopo il lockdown, ogni Comune ha dovuto adottare delle misure di sicurezza, limitandone l’accesso e con l’obbligo di indossare le mascherine.