In molti pensano che investire durante la pandemia COVID-19 sia una mossa azzardata, ma superata tale emergenza, ci si potrà trovare davanti ad un nuovo ciclo economico. Ma come, quando e dove conviene investire?
Quali fattori considerare
Chi non ha mai investito prima, deve considerare alcuni fattori, ovvero:
- il mercato è sempre attivo, che il suo andamento cada o risalga;
- i tassi potrebbero restare bassi, durante il corso della pandemia, così come può cambiare lo scenario dell’inflazione;
- il mercato può scendere velocemente, e quindi prevedere l’andamento nel breve non è una strada per cui si può optare.
Gli investimenti sicuri al 100 % non ce ne sono. A prescindere dell’andamento dei mercati, una percentuale di rischio c’è sempre e bisogna considerare quanto si è disposti a perdere. Per scegliere il tipo di investimento giusto, a seconda delle proprie disponibilità, è bene ricorrere ad un intermediario serio ed affidabile, come un consulente indipendente.
Dove investire
Ci sono diversi strumenti finanziari per cui optare, per effettuare investimenti, ovvero:
- i conti di deposito, contratto con il quale una banca acqua una somma di denaro e si impegna a restituirla, con maturazione di interessi;
- i fondi monetari, strumenti di investimento della propria liquidità, che possono essere di breve estensione, soprattutto in caso di turbolenza finanziaria dei mercati;
- le obbligazioni e i titoli di stato, che possono essere cedole a tasso fisso o variabile, oppure zero coupon bond senza cedola;
- i forex, la compravendita e il suo successivo scambio di una valuta, che hanno un alta volatilità, ma è bene richiedere la consulenza di un esperto, prima di cimentarsi in tale operazione, visto che richiede un po’ di esperienza;
- i fondi comuni e gli EFT, che possono rendere molto con l’avanzare del tempo, ma hanno delle commissioni alte;
- le polizze, e per la precisione le polizze a vita;
- i pronti contro termine, un contratto di cessione temporanea di titoli al prezzo corrente di mercato, ed in questo caso c’è un rischio di insolvenza soprattutto se l’istituto di credito che lo ha emesso fallisce.
Certo, è possibile anche investire in materie prime (preferibilmente in piccole cifre), azioni, obbligazioni, liquidità, tenendo conto dei rischi, dei costi e le diversificazioni, ovvero la possibilità di investire in asset diversi. Ci sono, poi, gli investimenti in immobili, che possono risultate sicuri, ma è un mercato che, a seconda sempre dei prezzi di mercato, può rimanere fermo.