Cefalea a grappolo: sintomi, cause, cure e invalidità

Cefalea a grappolo: sintomi, cause, cure e invalidità

Sempre più persone soffrono di mal di testa invalidanti che limitano la normale attività quotidiana. Le emicranie sono classificate in varie forme a seconda della frequenza e della modalità degli attacchi. Il normale mal di testa infatti non compromette la vita del soggetto, ma si limita a casi sporadici legati solitamente a influenze o problemi gastrici. Le altre tipologie di mal di testa invece, possono apparire improvvisamente o con una violenza tale da non poter fare altro che restare sdraiati al buio. La cefalea a grappolo rientra in questa categoria, per cui chi ne soffre spesso non è in grado di risolvere il problema con del semplice riposo.

Cefalea a grappolo cos’è

La cefalea a grappolo è una specie di emicrania che non ha cause conclamate. A differenza di quella classica, appare improvvisamente e sfoga nel giro di un quarto d’ora. Mentre gli altri mal di testa sono legati a cattiva digestione o problemi articolari della cervicale, questa non ha motivazioni esplicite. La cura con i fans come brufen, tachipirina o moment si rivela inutile, in quanto i farmaci hanno bisogno di almeno mezz’ora perché le loro proprietà entrino in circolo. Questa cefalea dura poco ma si manifesta con sintomi piuttosto gravi.

Sintomi della cefalea

I sintomi si manifestano senza alcun preavviso e si scatenano subito in maniera violenta. Gli attacchi spesso sono talmente dolorosi gettando il soggetto in stato confusionale senza che abbia la possibilità di parlare. E’ possibile che subito si avvertano sintomi come chiusura di una narice nasale, gonfiore e bruciore agli occhi, riduzione della pupilla e sudorazione. In questo caso, se ancora non si è sicuri di soffrire di questa patologia, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia per farsi prescrivere una visita neurologica con relativa TAC.

Ipotalamo e altre teorie

Alcune teorie scientifiche legano la cefalea a grappolo con una disfunzione dell’ipotalamo. Questo apparato è un insieme di nuclei di cellule (anteriore posteriore ed intermedio) che si trova al centro dei due emisferi cerebrali. L’ipotalamo controlla il sistema endocrino e gli impulsi sensoriali, oltre che la regolazione del sonno, del cibo e dell’ipofisi. Le crisi si manifestano in maniera stagionale e si susseguono con regolarità nell’arco delle 24 ore per poi andare anche in lunghi periodi di remissione.

Cura

Non esiste una cura per alleviare gli attacchi quando si manifestano. L’unica terapia al momento possibile è quella preventiva, che viene prescritta dal neurologo. Si tratta di terapie di ossigeno o triptani da somministrare per via sottocutanea, che però non garantiscono la sparizione totale del problema.

Invalidità

L’invalidità viene riconosciuta quando la cefalea sia concausa di un’altra patologia o quando sia riconosciuta in forma talmente grave da limitare l’attività lavorativa e quotidiana del paziente. Non tutte le regioni riconoscono l’emicrania una vera e propria malattia, ma per esempio in Lombardia i mal di testa vengono riconosciuti e classificati secondo una scala di gravità. Si parte da episodi di bassa frequenza che si risolvono con l’uso dei farmaci fino alle forme refrattarie alle cure mediche, per cui si rientra nelle categorie lavorative protette.

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