Nonostante non sia uno degli sport più popolari al giorno d’oggi, il tiro con l’arco non solo è una disciplina olimpica, ma uno sport che ha radici antichissime e profonde. L’arco, infatti, è uno strumento fondamentale dell’uomo da millenni, utilizzato per la caccia già nella preistoria e rimasto in forze agli eserciti per secoli.
Dagli Egizi ai Mongoli, dall’Europa all’Asia, l’arco è stato un vero e proprio simbolo per tantissime civiltà. Il suo impiego sportivo, invece, è più recente, infatti si è sviluppato dapprima negli Stati Uniti nel corso del XIX secolo, per poi entrare di diritto nei Giochi Olimpici dove vi è rimasto fino ai giorni nostri.
Ovviamente non mancano anche gli aneddoti sul tiro con l’arco, una disciplina che nel corso del secoli si è trasformata in modo considerevole, fino a diventare uno sport disciplinato ed estremamente tecnico. Ripercorriamo la storia del tiro con l’arco, uno sport antico tra curiosità, fatti e momenti memorabili di questa disciplina.
Le origini del tiro con l’arco sportivo
Dopo secoli di uso bellico, nel Cinquecento il tiro con l’arco diventa una pratica sportiva molto popolare in Inghilterra, dove sono organizzati spesso eventi, gare e competizioni che mettono alla prova le abilità degli arcieri più talentuosi. Vengono anche realizzati i primi manuali tecnici sull’utilizzo dell’arco, dai materiali migliori per costruire l’arco e le frecce, ai principi fisici da conoscere per centrare obiettivi da lunghe distanze.
Una curiosità è rappresentata dal sagittario segno zodiacale, che è raffigurato da un arciere metà uomo e metà cavallo (centauro), una figura mitologica le cui doti di umanità, forza e abilità superiori alla media sono perfette per i moderni arcieri, ancora legati alle vicende belliche di quei tempi. Oggi l’arco con le frecce è un’icona di amore e tensione vitale, uno sport che rispetta le sue antiche origini mantenendo una condizione necessaria di armonia tra l’uomo, la natura e il cosmo.
Nel 1829 si tiene la prima gara ufficiale di tiro con l’arco negli Stati Uniti, una nuova disciplina che prevedeva tre frecce per ogni arciere e un bersaglio da colpire a una distanza di 73 metri. Nel 1879 nascono le prime associazioni ufficiali a livello nazionale, attraverso le quali iniziano ad essere organizzate le prime competizioni internazionali, ma è soltanto nel XX secolo che il tiro con l’arco diventa una disciplina sportiva mondiale.
Nel corso dell’Ottocento, infatti, il tiro con l’arco è uno sport affermato e celebre negli Stati Uniti, dove viene praticato in tutto il Paese e attira un pubblico numeroso alle varie gare che vengono organizzate a livello locale e nazionale. Nella seconda parte del XIX secolo, però, il tiro con l’arco si diffonde anche in altri paesi, decretandone il successo internazionale fino alla coronazione con l’inserimento nei Giochi Olimpici.
L’evoluzione del tiro con l’arco durante il XX secolo
Nel 1896 viene organizzata la prima Olimpiade ad Atene, dove però il tiro con l’arco è assente. Viene incluso invece nell’edizione successiva, quella del 1900 a Parigi, dove questa disciplina fa la sua prima comparsa ufficiale a livello mondiale. A partire dal 1920 viene nuovamente escluso dalla competizione olimpica, tuttavia nel 1931 viene organizzato il primo campionato del mondo di tiro con l’arco in Polonia, evento che vede la partecipazione di Svezia, Cecoslovacchia e Francia.
L’assenza degli atleti statunitensi (i più forti nel tiro con l’arco) non garantisce un grande prestigio a questi eventi, ma dopo la creazione della FITA (Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco) questo sport torna di nuovo nelle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera. Questa volta il tiro con l’arco rimane nei Giochi Olimpici in pianta stabile, con l’introduzione di varie discipline come la gara a squadra.
In Italia il tiro con l’arco viene riconosciuto come uno sport a tutti gli effetti soltanto nel 1978, tuttavia la prima federazione italiana era nata già nel 1961 con la fondazione della ARCO, che riunisce le organizzazioni locali di Milano, Roma, Bergamo, Gorizia e Treviso. Ad ogni modo, negli anni Duemila il nostro Paese ottiene importanti successi, grazie a campioni del tiro con l’arco come Marco Galiazzo e Mauro Nespoli, che nel 2012 insieme a Michele Frangilli conquistano l’oro alle Olimpiadi di Londra battendo gli Stati Uniti.