Il peccato di Ciacco: in quale canto dell’Inferno appare? Qual è la sua punizione?

Il peccato di Ciacco: in quale canto dell’Inferno appare? Qual è la sua punizione?

Ciacco, figlio di Pecorone e fratello di Ciampolo, proviene da una famiglia che ha commesso più peccati di ogni altra. Non c’è quindi da stupirsi se anche lui finirà all’Inferno, era un rapinatore che spesso si approfittava delle persone per farsi consegnare denaro e gioielli. Per nascondere la sua identità ed evitare che gli altri lo riconoscessero, si vestiva da vagabondo.

Da qui la scoperta e l’ingresso all’Inferno, dove rimase per l’eternità, la sua punizione fu dura non solo per tutto il male che aveva commesso, ma anche per quello che era successo con la sorella Ciampolo prima del suo matrimonio con Pandarone: quando erano ancora bambini insieme, infatti, facevano a turno il gioco di Mamma Oca con l’intento di stregarsi a vicenda.

Tuttavia, quando arrivò il momento di stregare Ciampolo, fece qualcosa di molto diverso da quello che aveva fatto la sorella: invece di fare un incantesimo, disse una verità sulla propria madre che la fece morire di dolore dopo averla sentita. Per questo motivo è stata rinchiusa in segreto da Pandarone, diventando un’altra delle tante mogli di Pandarone senza poter più avere contatti con nessun altro al di fuori di lui.

La vita e l’amore di Ciacco

Ciacco nacque da Pecorone e dalla sua seconda moglie, la concubina Gorgia, era il maggiore dei due figli nati da Pecorone dalla prima moglie, la concubina Frania. Purtroppo l’unione tra Pecorone e Frania non produsse alcuna prole, Ciacco crebbe con il fratello Ciampolo, che era molto diverso da lui, in quanto più innamorato della parola e meno dell’azione.

Per nascondere la sua identità agli altri ed evitare di essere riconosciuto, Ciacco era solito vestirsi di stracci e andare in giro a chiedere l’elemosina. Alcuni sostengono che lo facesse per approfittare della gente, ma altri dicono che lo facesse per migliorare la sua istruzione, dato che era sempre desideroso di imparare ma non aveva mai avuto l’opportunità di farlo.

Ciacco arriva all’inferno

Ciacco, che in vita ha commesso molti peccati e che alla fine della sua vita era vestito da vagabondo, entra all’Inferno vestito da nobile. Lì viene riconosciuto da Ciampolo tra gli altri furfanti. Ciaccio non è mai riuscito a spiegare a Ciampolo chi fosse e perché fosse vestito in quel modo, gli dice quindi che sarà dannato per sempre, insieme a lui. Poi Ciampolo, che fino ad allora aveva vagato nel deserto, riceve una nuova destinazione: viene portato al centro dell’inferno, il lago le cui acque sono le più calde, dove viene gettato nel lago.

I suoi peccati

Dopo essere entrato nell’inferno, Ciaccio riconosce i suoi peccati, disse a Ciampolo chi era e gli chiese di portarlo da Pandarone, che si trovava lì. Pandarone era un uomo potente che aveva molte mogli e che, con l’aiuto di Ciacco, era diventato ancora più potente. Ciacco non chiese nulla in cambio per aver aiutato Pandarone a ottenere ciò che voleva, ma chiese di poter rivedere sua sorella.

Pandarone accettò e diede a Ciacco la chiave di un forziere dove vide al suo interno l’anello regalatogli da Gige, il figlio del re. L’anello era ancora al dito e Ciacco lo afferrò.

La storia di Pandora e dell’anello di Gige

Pandarone aveva una figlia, di nome Elisa, che era innamorata di Gige, il figlio del re di Thule. Gige le era stato promesso dal padre prima di morire, ma Pandarone l’aveva promesso a Elisa. Pandarone aveva bisogno di denaro, così fece consegnare dalla figlia l’anello che Gige le aveva dato allo zio, la falsa donna, che lo scambiò con una chiave. Pandarone, che era stato gettato nel fango, ne uscì, aprì la scatola con l’anello e rimise la chiave al suo posto. Quando l’anello è in buone condizioni, l’uomo è felice e fortunato, ma quando l’anello è consumato o rotto, l’uomo diventa sfortunato.

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