Il digital divide in Italia

Il digital divide in Italia

Negli ultimi anni nel nostro Paese sono stati fatti ampi sforzi per ridurre il digital divide, ossia il divario che esiste tra chi può accedere alle connessioni a banda larga e chi no; questi ultimi di fatto non hanno le medesime opportunità rispetto agli altri, per quanto riguarda la diffusione dello sviluppo tecnologico, l’accesso alle informazioni e la partecipazione alla vita sociale e politica. Già nel 2021 il nostro Paese era tra quelli che ha aumentato in modo maggiore la disponibilità della fibra ottica, rimangono però ancora delle zone in cui i cittadini non possono usufruire di tale tecnologia: siamo soltanto al 47° posto per percentuale della popolazione raggiunta dalla fibra ottica, considerando i 100 Paesi che offrono in maniera diffusa tale opportunità.

Le soluzioni alternative

Chi non può collegarsi alla fibra ottica da casa può comunque approfittare della banda larga, utilizzando sistemi alternativi. Uno di questi è la tecnologia FWA: la navigazione avviene senza fili, senza connessione fisica con la struttura del provider Internet. In pratica la navigazione avviene utilizzando una connessione mista, che in parte sfrutta le onde radio e in parte sfrutta la rete wireless già disponibile nei dintorni della singola abitazione. In Italia esistono alcune offerte internet FWA che consentono anche a chi non è raggiunto dalla banda larga di approfittare della rete interna con una buona velocità di download e di upload. Il costo di questa tecnologia è paragonabile a quello delle proposte che usano la fibra ottica o altre tipologie di connessione via cavo, come ad esempio la rete telefonica. Permettono però di avere a disposizione la connessione a banda larga anche laddove le tecnologie classiche non sono ancora arrivate.

La banda larga per tutta la popolazione

Molti sforzi sono già stati fatti per abbattere il digital divide in Italia e tanti altri sono ancora in via di attuazione. Ricordiamo che il tentativo di allargare tale disponibilità all’intero Paese e quello di migliorare le infrastrutture per la connessione alla rete in tutta Italia sono obiettivi che fanno parte del PNRR. In particolare sono stati messi a disposizione quasi 4 miliardi di euro per fare in modo di aggiungere altri 7 milioni di famiglie italiane con la rete in fibra ottica. Sono, poi, già previsti piani per aumentare la connettività per quanto riguarda le scuole, la sanità e gli abitanti delle tante piccole isole che attorniano la nostra penisola. Il tutto considerando il fatto che in varie zone rurali italiane solo un terzo della popolazione ha accesso a internet a banda larga; ci posizioniamo comunque al quinto posto in Europa per quanto riguarda tale specifico indicatore.

Le zone raggiunte dalla fibra ottica

Oggi la migliore tecnologia di connessione è quella che utilizza la fibra ottica e anche il Governo si è mosso in prima persona per l’estensione della rete sull’intero territorio nazionale. Nel corso degli ultimi anni molto è stato fatto, ma ad oggi solo le aree densamente popolate possono approfittare di questa tecnologia. I lavori stanno continuando, si deve però considerare che la rete si sta estendendo a partire dalle grandi città, per poi arrivare nelle province su cui esse insistono e quindi allargarsi al resto della penisola.

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