La vitamina D si dimostra essenziale per il corretto mantenimento in salute dell’organismo umano. La vitamina D è famosa soprattutto per la sua partecipazione all’interno della formazione di ossa e denti, ma anche per la regolazione di molteplici funzionalità interne. E’ possibile assumere la vitamina D anche attraverso un’alimentazione corretta, concentrandosi in particolar modo sulle fonti alimentari più ricche.
Le varianti della vitamina D
In natura la vitamina D si trova suddivisa in due varianti specifiche, la vitamina D2 detta anche ergocalciferolo presente soprattutto in verdura, frutta e fughi, e la vitamina D3 detta anche colecalciferolo, sintetizzata invece dalla pelle grazie ai processi pancreatici. Moltissime ricerche mediche si sono concentrate sull’importanza dell’assunzione della vitamina D attraverso le fonti alimentari.
La vitamina D deve essere abbinata all’alimentazione, ma anche all’esposizione solare giornaliera pari ad almeno 15 minuti quotidiani in assenza di crema ad alta protezione dai raggi UV. La vitamina D si trova presente sia nell’organismo umano, sia in quello animale, dimostrandosi particolarmente biodisponibile.
Moltissime persone si affidano spesso all’assunzione di integratori alimentari a base di vitamina D.Le ricerche mediche sugli integratori si dimostrano contrastanti, consigliando l’assunzione della vitamina D tramite l’abbinata delle fonti alimentari e delle esposizioni solari controllate.
Fonti alimentari di vitamina D
La vitamina D si rivela essenziale per favorire l’assorbimenti dei sali minerali all’interno dell’intestino, partecipando alla corretta formazione e sviluppo delle ossa e dei denti insieme al calcio e al fosfato. La vitamina D prende parte anche a diversi processi metabolici e funzionali, dimostrandosi in grado di modulare le attività geniche.
Ma quali sono le fonti alimentari più ricche di vitamina D? Un corretto piano alimentare giornaliero deve prevedere l’assunzione di: pesce ( salmone, sgombro, sardine, aringa ricchi di Omega 3); latte e yogurt interi, fegato di suino, formaggi grassi, burro, uova, funghi, verdura e frutta.
In campo alimentare una delle supplementazioni più sfruttate per l’assimilazione della vitamina D è rappresentata dall’olio di fegato di merluzzo, concentrato soprattutto all’interno degli integratori specifici. La sola alimentazione si rivela spesso insufficiente dal punto di vista dell’assunzione di vitamina D, ecco perché risulta importante seguire tutti i suggerimenti medici necessari come l’esposizione al sole giornaliera.
I supplementi di vitamina D possono essere assunti in caso di carenze alimentari della vitamina, generalmente durante il corso della stagione invernale dove i soggetti tendono ad esporre la pelle al sole in minor quantità di tempo rispetto al periodo estivo. Le ricerche odierne consigliano di rivolgersi dapprima al parere del proprio medico curante prima di assumere gli integratori alimentari.