La dieta mediterranea è riconosciuta da praticamente tutto il mondo scientifico come il regime alimentare più salutare per l’uomo. Da quando, negli anni Cinquanta dello scorso secolo, il professore americano Ancel Benjamin Keys ha cominciato a studiare lo stile alimentare dei paesi affacciati sul Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia e Marocco) e la sua correlazione con la salute cardiovascolare, la dieta mediterranea ha avuto sempre più successo in tutto il mondo.
Come ormai è risaputo, la dieta mediterranea si basa sul consumo prevalente di verdura, frutta fresca, frutta secca (le cui proprietà sono eccellenti), cereali integrali e legumi, un consumo moderato (2-3 volte alla settimana) di pesce, latticini, uova e carni bianche (il pollo, ad esempio), un consumo limitato di carne rosse e un consumo solo occasionale di carni rosse, carni processate e dolci.
La fonte primaria di grassi invece è rappresentata dall’olio extravergine d’oliva, a discapito di burro e altri grassi animali, molto più calorici e ricchi di colesterolo. Inoltre, la cottura degli alimenti prevede l’uso di tegami, del vapore o del forno al posto di altre preparazioni molto più caloriche e insalubri quali la frittura. Infine, è concesso un uso molto moderato del vino rosso per il suo contenuto in polifenoli.
Le radici della dieta mediterranea affondano nella storia dei popoli antichi quali Etruschi e Greci, ma è solo nel XX secolo che si è compreso il motivo per cui gli abitanti dei paesi mediterranei, rispetto agli abitanti di altri paesi, si ammalassero meno di malattie croniche e cardiovascolari. Il già citato studio del professore Keys mise a confronto le diete di Stati Uniti, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Yugoslavia e Giappone con quella dell’Italia e della Grecia, evidenziando che più ci si allontanava dalla dieta mediterranea più aumentavano le malattie del cuore.
Alla dieta mediterranea si deve aggiungere anche una moderata attività fisica; a tal proposito, questo stile alimentare è consigliata agli sportivi di tutti i livelli, compresi quelli che fanno soprattutto sforzi mentali come i pokeristi professionisti, che traggono i migliori benefici da una vita sana che comprenda una dieta salutare, riposo ed esercizio fisico, oppure i giocatori di scacchi, che devono curare l’alimentazione per avere buone prestazioni.
La piramide alimentare, dunque, nella dieta mediterranea privilegia alimenti ricchi di vitamine, antiossidanti, fibre e dall’alto potere saziante. Il nostro fabbisogno energetico prevede che un’alimentazione bilanciata sia costituita da un 45-60% di glucidi complessi (amidi dei cereali), un 10-12% di proteine e un 25-30% di grassi, di cui solo un 10% massimo di grassi saturi: la dieta mediterranea soddisfa pienamente tutti i requisiti.
Questo stile alimentare è oltre tutto legato alla cultura e alla tradizione: l’Unesco, che nel 2010 l’ha inserita tra i patrimoni immateriali dell’umanità, ha evidenziato come la dieta mediterranea rappresenti “un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola” e promuova “l’interazione sociale, perché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali”.
I benefici della dieta mediterranea si riverberano nella salute umana: scegliendo questo regime alimentare, infatti, i rischi di contrarre malattie cardiovascolari o quelle cosiddette del benessere (diabete mellito di tipo 2, sovrappeso, altri disturbi). E non è un caso se la dieta mediterranea è ormai studiata in tutto il mondo, con ricercatori che vengono spesso in Italia a studiare i segreti dei centenari nostrani.
La dieta mediterranea, dunque, è sempre più di moda: per fare un esempio, a Napoli, per iniziativa dell’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con La Sapienza di Roma, è nato un museo digitale dedicato al regime alimentare per eccellenza. I visitatori possono visionare ben 150 interviste realizzate dal MedEatResearch e scoprire i segreti della dieta mediterranea per bocca di esperti di alimentazione, chef e artisti e ascoltare le parole dei nonni campani, coloro che più di tutti rappresentano la testimonianza vivente della bontà dell’alimentazione nostrana.
La dieta mediterranea, oltre a far bene alla salute e ad allontanare il rischio di malattie gravi, è buona e ricca di sapori, varia e colorata: ecco perché portarla in tavola ogni giorno è la scelta migliore che possiamo fare.