La planimetri catastale è un documento ufficiale che rileva la misura e la distribuzione dei muri di un’abitazione,oltre che il luogo preciso in cui si trova. La mappa è creata in scala, ed è un certificato dell’agenzia delle entrate, utile quando si acquista o si vende un immobile. La planimetria non ha alcun valore giuridico, ma viene sempre richiesta per accertamenti quando si stipula un atto, inoltre è molto utile quando si voglia ristrutturare o arredare casa.
Con le misure corrette alla mano infatti, risulta molto più semplice studiare una nuova disposizione dei mobili. Speso le planimetrie non vengono aggiornate per moltissimi anni, compito che spetterebbe ad un geometra, per questo motivo spesso troviamo muri là dove non sono segnalati.
Cosa c’è scritto nel documento
Come abbiamo detto, la planimetria riporta un vero e proprio disegno della casa in stato originale. Sul foglio, nella mappa, vediamo chiaramente quali stanze ci sono, la loro grandezza, e la destinazione d’uso. Vengono inserite anche le altezze dei muri, il numero del piano all’interno di un eventuale condominio, come è orientato l’appartamento e con cosa confina, i dati catastali di identificazione (foglio, subalterno, particella), il nome di chi ha fatto la perizia, e tutti i locali pertinenti (ad esempio cantine, sottotetti o giardini).
Dove richiederlo
Si può richiedere una copia della planimetria presso l’ufficio del catasto, ma solo nel caso in cui si sia proprietari dell’immobile o un delegato ufficiale. Tuttavia si può fare domanda anche presso l’ agenzia delle entrate, sportelli catastali decentrati o sportello amico delle poste italiane.
Per evitare code, si può visionare anche online accedendo al servizio Certitel Catasto di Poste italiane o ai servizi telematici del Fisco sul sito dell’agenzia delle Entrate.
Gratis o a pagamento
Le visure tendenzialmente non si pagano, ma in alcuni casi, se non si è proprietari della casa, si pagano. Ci sono alcuni servizi sul web che forniscono planimetrie e visure dietro pagamento. I costi sono comunque molto bassi (Circa 12 euro).
Difformità catastale
Non è un caso raro trovare delle differenze tra la planimetria e la realtà. Questo avviene perché molte persone, nell’arco degli anni, modificano gli interni senza chiedere permessi al comune (come nel caso delle verande, che andrebbero sempre dichiarate) e senza aggiornare il documento.
A volte però avviene anche una variazione della toponomastica, con cambi di nomi di vie o di numero civico. Le difformità vanno tutte risolte prima di stipulare l’atto, e il responsabile della variazione deve sempre essere il venditore.
Il notaio di riferimento comunque, accompagna il suo cliente in tutto e per tutto, facendo le opportune verifiche per prevenire questo genere di disguidi e dover annullare il rogito.
Alcune modifiche non sono rilevanti per il catasto quindi non richiedono variazioni: per esempio lo spostamento di una porta o la modifica della superficie dei vani. L’aggiornamento invece è obbligatorio in caso di cambio di numero dei vani, o spostamento delle destinazioni d’uso (per esempio trasferire un bagno in un vano che era una camera da letto).