Quando si decide di avere un bambino spesso si incappa nell’errore di non avere pazienza. Premesso che non esiste un metodo sicuro per restare incinta in breve tempo, si possono comunque seguire alcune accortezze che possono aiutare il concepimento. Prima di cominciare con i tentativi, è importante rivolgersi al proprio medico curante e farsi prescrivere gli esami di routine. Un corpo in buona salute infatti è il primo passo per concepire in maniera tranquilla e sicura. Mantenersi in allenamento, fare attenzione all’alimentazione e assumere i giusti integratori aiutano a restare incinta più facilmente.
La coppia
Spesso si è portati a pensare che il concepimento sia una cosa tutta al femminile, che sia solo la donna a dover seguire determinate regole e fare esami accurati. In realtà la coppia deve lavorare insieme al progetto, senza delegare alla donna tutto il lavoro. Nello specifico i partner dovrebbero preoccuparsi di seguire una dieta bilanciata e fare attività fisica. Questo aiuta moltissimo la produzione di spermatozoi sani e l’ovulazione regolare.
Ovviamente anche l’attività sessuale deve essere regolare, senza fissarsi a voler ottenere subito risultati. Con gli esami di routine inoltre, si possono scoprire subito eventuali patologie che ostacolano la fecondazione. Quelli che sono soliti prescrivere riguardano le malattie a trasmissione sessuale come Hiv e Sifilide, la compatibilità del sangue, le malattie contagiose principali. Ulteriori esami vengono prescritti dopo circa 6 mesi di tentativi andati a vuoto ( tra questi esame delle tube e spermiogramma).
Monitoraggio
Per restare incinta in breve tempo può essere utile, previa prescrizione medica, assumere un integratore a base di acido folico. Molte donne riescono a capire quando stanno ovulando poiché hanno un ciclo mestruale molto regolare. In questo caso, è bene sapere che è più facile concepire nella prima metà del ciclo e che dopo l’ovulazione le probabilità si abbassano drasticamente.
L’ovulo infatti resta “disponibile” solo poche ore dopo il suo rilascio, mentre lo sperma può sopravvivere nella cavità uterina per qualche giorno. Se non si ha un ciclo regolare e non si capisce quando è il momento giusto, esistono degli stick utili ad individuare i giorni più fertili. Anche il metodo Ogino-Knauss, col calcolo dei giorni può venirci incontro in questo senso: sul web e tra le app, ci sono molti calendari mestruali a cui potersi affidare.
Fecondazione assistita
Quando la coppia, a causa di svariati motivi, non riesce a concepire in breve tempo, il ginecologo può suggerire di rivolgersi ad un centro di fecondazione assistita. In questo caso il monitoraggio dell’ovulazione avverrà ogni paio di giorni tramite ecografia, previa stimolazione ormonale dei follicoli.
La donna dovrà assumere una terapia ormonale e recarsi al centro, che si preoccuperà di effettuare una inseminazione artificiale inoculando lo sperma selezionato del partner direttamente nell’utero. In alcuni casi, se questo non dovesse bastare, si procede ad una inseminazione diversa in vitro (fivet o icsi) prelevando in laparoscopia gli ovuli e fecondandoli in provetta. Una volta sviluppato l’embrione, si provvede ad inserirlo nell’utero, nel quale dovrebbe impiantarsi e crescere.